Intervista a Dilyara Gaissina
Ecco le risposte di Dilyara Gaissina atleta della squadra russa
Mi presento brevemente
Il mio nome è Dilyara Gaissima e vivo a Mosca, da diversi anni sono la Presidentessa della Federazione Russa di Bocce. Nella vita mi occupo di consulenza finanziaria e sono Direttore presso la Compagnia PriceWaterhouseCoopers.
Credo di poter affermare con assoluta certezza che, lo sport delle bocce inteso come insegnamento all’educazione alla fatica per il raggiungimento di traguardi prestigiosi, rappresenta una componente fondamentale del mio stile di vita. Sono infatti convinta che nulla arrivi per caso e che risultati e vittorie siano solo il frutto di tanti sacrifici animati da una grande passione.
Perché gioco a bocce
Pratico questo sport da circa 15 anni, grazie ad un ex collega di lavoro. E’ stato amore a prima vista; lanciata la prima boccia, questa disciplina mi ha affascinata e ho cominciato a praticarla con assiduità. Dopo pochi anni sono stata eletta Presidente della Federazione russa. Ma, sino a quando potrò godere di una forma fisica che mi consente di essere atleta non smetterò mai di giocare. Le bocce sono una vera scuola di pvita, infatti mi permettono di individuare i problemi più urgenti, e nello stesso tempo mi danno la possibilità di lavorare in gruppo, pensare strategicamente e sviluppare la concentrazione e la pazienza..
Le bocce rosa diverse o no da quelle maschili
Si e no. Diverse perchè le donne hanno più pazienza (almeno da noi in Russia).
Sì perché esiste però una diversità atletica di cui la durata di una partita ne è la testimonianza. I maschi poi penso che solitamente hanno emozioni più forti che li portano ad effettuare giocate spettacolari.
No – Perché in entrambi i casi la vittoria si può raggiungere con la dovuta preparazione fisica e soprattutto attraverso strategie di gioco appropriate per l’avversario di turn. A tutti serve avere la convinzione dei propri mezzi, mantenere forte la concentrazione unitamente alla giusta “cattiveria” sportiva.
Il mio più grande recupero
Mi piace ricordare la conquista della medaglia d’argento a Monza e di quella di bronzo a Crema, nei Campionati Europei femminili a squadre. Nei Campionati Mondiali individuali ho conseguito il 6 e 7 posto. Come ogni atleta spero di migliorare in futuro grazie a duri allenamenti e perché no, stage in Italia insieme alle più brave giocatrici.
Come mi aspetto sia la Cina
I Mondiali delle bocce – sono sempre eventi interessanti che oltre a suscitare nuove emozioni ci danno la possibilità di visitare luoghi e conoscere popoli con abitudini, usi e costumi completamenti diversi dai nostri. SI scopre sempre qualche cosa di insolito ed interessante. Sono altresì sicura che terminati i dei campionati porteremo nelle nostre case ricordi di una Nazione straordinaria con una popolazione dagli occhi a mandorla, gentile e bella. La Cina stà avendo un notevole sviluppo industriale che gli permette di poter organizzare questa ed altre competizioni mondiali. E’ questa una condizione indispensabile per la tecnica dei giocatori. La Cina non è un Paese è un mondo completamente differente ed intrigante che suscita la curiosità di tutti e forse anche per questo che, per la prima volta saranno presenti la Mongolia ed il Giappone.
L’attimo prima di lanciare la boccia pensieri e paure
La risposta è nella domanda, NESSUNA PAURA ,NESSUN PENSIERO, SOLO LA SICUREZZA DI POTERLO FARE.
Un saluto
I saluti sono d’obbligo. Un Grazie è per gli organizzatori, poi un saluto agli addetti ai lavori e a tutti coloro che saranno presenti a Kaihua . Ma il più affettuoso pensiero è per il nostro caro Presidente, Romolo Rizzoli, che sta attraversando un periodo molto difficile a cui vorrei dirgli “sono con te nel cuore”. Queste non sono parole di circostanza ma di incoraggiamento, affinché noi tutti possiamo continuare a beneficiare del lavoro che solo lui sa fare con passione ed infinito amore per lo sport delle bocce.
Saluto anche la mia squadra, a cui auguro di giocare molto bene ed avere grande sucesso!