Intervista a Elisa Luccarini
Ecco le risposte di Elisa Luccarini atleta della squadra italiana
Mi presento brevemente
Sono Elisa Luccarini , ma tanti mi chiamano Neddy, nata a Vignola (la città delle ciliegie) in provincia di Modena , 40 anni fa.
Perché gioco a bocce
Ho una splendida famiglia a cui sono legatissima, mamma Carla, Lorenzo e Monica i miei fratelli, ed infine papà Paolo, colui che mi ha fatto innamorare di questo sport, mi ha insegnato a giocare all'età di 6 anni, e dopo avermi convinto a gareggiare mi ha accompagnato nel cammino non tanto fisicamente ma moralmente, eticamente ed intransigentemente per quanto riguarda sportività e agonismo, come ha fatto con se stesso essendo prima che un grandissimo campione senza compromessi, un uomo leale.
Il fascino di questo sport
Amo le bocce perché affascinata dal mio papà da piccola. Ho trasferito in me questa passione, per uno sport che diventa difficilissimo a livello mentale ed emotivo in certi momenti- Uno sport che riflette la tua vita sul campo e che unisce gesto tecnico, preparazione fisica e concentrazione in un connubio speciale..
le bocce rosa diverse o no da quelle maschili
E se agli uomini è data (come in tutti gli altri sport) la potenza come vantaggio fisico credo che la donna abbia un'innata e naturale propensione a concentrarsi e controllarsi in certi momenti, più naturale e meno studiato, resta il fatto che sicuramente penso ci sia parecchio da lavorare per far crescere entrambi i settori, su quello giovanile, serbatoio della macchina sportiva, e per far cambiare con pubblicità e visibilità l'idea generale che si ha del nostro "vecchio" sport.
Il mio più grande recupero
La mia vittoria più bella ed importante, è quella che poi ha fatto cambiare il mio essere dentro me nei confronti di questo sport e racchiude tutto ciò che si può pensare di emozioni , sofferenza e gioia, nonché realizzazione: la vittoria del mondiale individuale in Francia dove vinsi il mio primo titolo in finale contro Germana Cantarini, in quel momento detentrice.Tutti come sfidante credo mi dessero come perdente, invece in una finale al meglio dei tre incontri , vinsi il primo velocemente, poi il secondo rimasi sul 14 pari con due bocce in mano..ma non realizzai il 15 e vinse lei. In quel momento la rabbia su me stessa fu tanta, pero scesi in campo per l finalissima convinta, e nonostante tutto ero sotto 10 a 5 ;non mollai, finalmente mi riportai tutta la forza in campo pensando a chi credeva in me, forse pochi ma importantissimi e conclusi vincendo per 15 a 13, laureandomi campionessa del mondo, titolo che non difesi più per scelte diverse,ma che rimane il completarsi della mia personalità sportiva e soprattutto emozionale.
Se non giocassi a bocce vorrei
Ho fatto altri sport, calcio da bambina , e pallavolo , il mio vero amore, per 12 anni, che purtroppo ho dovuto abbandonare per grossi problemi alle ginocchia che ormai compromettevano tutto, resto pero affascinata dagli sport di squadra e gruppo perché credo che a livello umano possano dare tanto.
Come mi aspetto sia la Cina
Ora però si, è decisamente giunto il momento di pensarci a questa Cina ,Paese dove sono già stata per portare il nostro sport , farlo vivere e conoscere, Paese affascinante per mentalità e modo di vivere, Paese che però son convinta che spaventi per la sua "diversità", sarà un campionato difficile e differente, una prova di stabilità fisica ma soprattutto emotiva, sono convinta che come squadra potremo dare tanto e lo faremo, ci saranno parecchie nazioni che sono cresciute e hanno raggiunto livelli molto alti, nulla è scontato, ma nulla è irraggiungibile. Io ci credo.
L’attimo prima di lanciare la boccia pensieri e paure
Ogni periodo della mia vita influenza parecchio il mio rendimento e in particolare il mio crederci sempre non tanto per me, ma per qualcuno, e senza nulla togliere agli altri nei momenti importanti, in quelli più difficili e duri, ho davanti sempre mio padre, esempio del non mollare mai, mia madre specchio di pazienza e forza, e i miei fratelli, la mia squadra migliore.
Hobby, preferenze musicali e sportive
Per raggiungere concentrazione, leggo tanto, e proprio differenziando le tipologie di lettura in base al momento, mi aiuto, forse memore di tutti gli insegnamenti appresi al liceo classico, scuola che a livello umano può insegnare tanto. Adoro anche ascoltare musica, in passato strimpellavo chitarra e piano, mi rilassa, mi aiuta nei viaggi...come invece non seguo da anni la televisione, pensate che per almeno 5 anni nel mio appartamento da sola, non ho mai avuto necessità di averla, anzi...adoro anche il silenzio, la pace quando rientro a casa, la quiete dopo il lavoro...si, è il momento che più mi rilassa, gli attimi che mi parlano di più...e che spesso mi scrivo, per renderli indelebili.
Un saluto
Ora vi lascio, tolgo il tedio, e mi raccomando credete in noi, in questo viaggio, credete in questo sport sempre...e in tutti, credete ancora all'Italia in questo momento cosi difficile, duro, a volte tragico, credeteci perché siamo sempre stati il paese più bello e civile del mondo, dobbiamo tornare ad esserlo in tutto, distruggendo la nefandezza, e credendo a questo azzurro, soprattutto voi giovani, forza, forza, forza!
Un saluto a tutti, ed un abbraccio forte a questa Italia.
Elisa